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12 luglio 1956: Viene posata la prima pietra del Grattacielo Pirelli

Costruito tra il 1956 e il 1960, il palazzo Pirelli è il capolavoro di Gio Ponti, con un progetto avviato nel pieno della sua maturità – inizia a lavorarvi a sessantacinque anni – dal quale deriva l’esemplare “sintesi della ricerca tecnica e funzionale sugli edifici ad uso ufficio” .
A commissionare la torre, oggi sede della Giunta regionale della Lombardia, è il gruppo industriale Pirelli, con l’intento di trasferire gli uffici di viale Abruzzi in una nuova prestigiosa costruzione.
L’obiettivo è di promuovere l’immagine della società con un edificio rappresentativo, in una posizione strategica a ridosso della Stazione Centrale e nell’area destinata al nuovo centro direzionale.
Erano stati Alberto e Piero Pirelli a volere la nuova sede della società sull’area un tempo occupata dalla Cascina Brusada, proprio di fronte al luogo del primo insediamento della fabbrica della gomma, trasferita alla Bicocca nel 1909.
Il grattacielo venne inaugurato il 4 aprile 1960. Il palazzo ospitava circa 2000 persone, 1200 dipendenti dell’azienda, la restante parte occupata negli uffici e nei negozi affittati a terzi.
L’impiego di materiali prodotti dalla Pirelli fa del grattacielo una straordinaria vetrina, capace di entrare nell’immaginario collettivo dei milanesi, simbolo della ricostruzione e del miracolo economico in atto nel paese. Da subito però rivela costi di gestione altissimi. Si innesca così quel processo che porterà la società a cedere l’edificio, dopo neanche due decenni, nel 1978. Acquirente la Regione Lombardia, fin dal 1974 alla ricerca di una sede in cui riunire i propri uffici e per la quale aveva istituito un’apposita commissione. L’accordo con la Pirelli viene perfezionato includendo i tre fabbricati dei corpi bassi, la torre e l’autorimessa adiacente: prezzo pattuito 43 miliardi di lire.
Dal 1983 l’edificio è oggetto di lavori di adeguamento realizzati sotto la guida di Bob Noorda e Egidio Dell’Orto prima e di Vico Magistretti poi, durante i quali sono rimosse tutte le pareti mobili e i rivestimenti vinilici, alcuni dei quali appositamente realizzati dalla Pirelli, e sostituiti da marmi e dalla moquettes con il simbolo regionale della rosa camuna.
Nel 1984 i corpi bassi sono interessati da un intervento di adeguamento impiantistico e funzionale, con l’inserimento di ascensori e l’eliminazione degli ingressi separati per gli inquilini previsti originariamente, curato da Dell’Orto.
Il 18 aprile 2002 un piccolo aereo da turismo si schianta contro il grattacielo all’altezza del ventiseiesimo piano. Le strutture dell”edificio scaricano la violenta onda d’urto; in seguito all’esplosione, due piani sono sventrati e tre persone perdono la vita.
Sia il tragico avvenimento, sia la decisione per il restauro, hanno mobilitato una attenzione più vasta attorno all’edificio, parallela al tema, già in discussione all’interno della struttura regionale, della necessità di una nuova sede per la Regione Lombardia.


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